EMANCIPAZIONE

Percorsi:

AUTONOMIE  -  EMANCIPAZIONE  -  PARTECIPAZIONE E CITTADINANZA  -  LAVORO  -  ATTIVITA' ESPRESSIVE  -  ATELIER ESPRESSIVO  

AUTODETERMINAZIONE

Aree di intervento

  • CONOSCENZA DI SÉ
    Conoscere i propri punti di forza e i propri limiti, saper manifestare desideri, saper compiere scelte
  • SVILUPPO DEL SENSO DI AUTOEFFICACIA
    Saper individuare e pianificare obiettivi per la propria vita, saper autocorreggersi in caso di non efficacia di una strategia, rispondere in modo pertinente, avere capacità di problem-solving e di coping
  • AFFETTIVITÀ E SESSUALITÀ
    Vivere relazioni soddisfacenti

Attività

ATTIVITÀ AUTOBIOGRAFICA

L’album fotografico, la conservazione delle foto di famiglia e il trasferimento della memoria familiare o personale.
La fotografia di famiglia o personale rappresenta un momento significativo del passaggio della memoria vissuta alla memoria narrata.
Una serie di foto collegate fra loro riescono a comunicare con precisione quello che vogliamo dire, occorre cioè costruire un discorso fatto d’immagini.
Si possono paragonare le singole foto a belle parole che, da sole e senza essere inserite in una frase, non riescono a trasmettere il messaggio voluto.
Il fissare un evento piuttosto che un altro non ha solo una motivazione estetica, nelle foto i richiami sono molteplici, non ultimo il desiderio di documentare, di invitare lo sguardo a soffermarsi su particolari nascosti o intrinseci.
Nella foto c’è sempre un presente che vuol farsi passato per costruire il futuro.
L’intento dell’attività è sempre comunicare e interagire con la persona, all’interno di un processo di auto definizione e di risignificazione.
Nelle foto di famiglia personali in particolare si lascia la traccia dell’essere appartenenti a quel mondo particolare, a quella famiglia: c’è il ribadire di far parte di una comunità, di una data storia.
Durante gli incontri gli ospiti hanno espresso la volontà di narrare e rileggere la storia delle proprie origini, facendo fluire ricordi e sentimenti, lasciando l’impronta di ciò che sa e che vuol far sapere.
Quale evento fotografato è per noi significativo? Quali sono le fotografie per noi più importanti?
E se sì, perché lo sono? Cosa rappresentano queste immagini? Queste sono le domande tipo che si affrontano nei vari incontri.

Metodologia del lavoro

  • In questa attività si parte dal presupposto che la fotografia sia un supporto materiale che può far da tramite alla conoscenza o alla riscoperta della propria storia.
  • La fotografia rappresenta senz’altro una via d’accesso privilegiata alla narrazione della persona perché è in grado di essere, allo stesso tempo, mezzo espressivo e linguaggio specifico dotato di un proprio codice.
  • Si attira l’attenzione sulle fotografie in se stesse, sulla consultazione congiunta delle foto, sulla narrazione d’episodi anche correlabili alle foto, sul legame affettivo con le foto.
  • Si favorisce e si approfondisce il senso d’appartenenza alla propria storia famigliare o personale, collocando la fotografia nel tempo preciso in cui si è verificato l’evento e la persona in questione.
  • Gli incontri sono svolti sempre con la presenza di materiale fotografico personale e comunitario, quindi:
  • Individuare, ritagliare, classificare, ordinare, inserire nell’album sono i passaggi attraverso i quali si lavora.
  • Ogni soggetto inserito nel gruppo costruisce il suo album personale dove, attraverso un percorso autobiografico, viene stimolata la rilettura delle esperienze passate la ricostruzione degli eventi familiari e della propria storia, favorendo l’espressione di pensieri, commenti, ricordi, a volte assopiti.

Strumenti

  • Macchina fotografica digitale
  • Videocamera digitale
  • Smartphone
  • Album cartacei
  • Archivio fotografico

CIRLE-TIME

Il Circle Time è il tempo che ci diamo per sederci in cerchio e per parlare, nel cerchio la parola riacquista la sua piena legittimazione in quanto linguaggio fondamentale della relazione interpersonale. Attraverso gli scambi verbali si decide, si entra in conflitto, si sciolgono o istaurano rapporti, ci si incontra e ci si scontra.
Il cerchio è un luogo dinamico, attivo e attivatore, inquietante o rilassante, in cui si porta se stessi e in cui, a seconda del tipo di discussione, ci si può deprimere o esaltare.
Le discussioni guidate vengono condotte dall’educatrice, chiedendo a turno l’intervento di ciascuno e l’attenzione e l’ascolto reciproci, l’accettazione di queste regole è un fattore fondamentale in base al quale l’educatrice valuta la capacità di stare con gli altri e di fare dell’esperienza di gruppo un’occasione di crescita.
Questi incontri stimolano e migliorano le competenze relazionali, aiutano a far emergere espressioni della propria personalità ed affettività, promuovono il confronto e la ricerca di soluzioni ai problemi di convivenza e soprattutto fanno emergere la necessità di affrontare temi diversi a volte profondi e difficili come l’abbandono, la morte, la malattia, a volte più leggeri legati ai desideri, al racconto e alle opinioni sugli accadimenti o alla programmazione delle attività dello SFA e del tempo libero.
Il Circle Time è un importante strumento che consente agli utenti di partecipare in prima persona alle decisioni che li riguardano delle esperienze da fare e di essere attori della propria vita nel centro e non semplicemente fruitori del servizio.

Metodologia del lavoro

la metodologia utilizzata è quella del colloquio di gruppo maieutico in cui il conduttore non porta alcun tipo di contenuto ma semplicemente attiva il gruppo affinché possano emergere contenuti e risorse personali, l’attivazione si produce attraverso domande, facendo molta attenzione a scegliere domande maieutiche e non domande di controllo (quelle di cui ci si aspetta già una risposta di un certo tipo)

Avvio dell’incontro
breve osservazione della situazione preliminare alla discussione (partecipanti, clima, particolarità significative). È il momento di inizio della sessione di lavoro.

Riscaldamento Rompighiaccio
in genere un gioco rompighiaccio che serve al gruppo per concentrarsi e per prepararsi al lavoro e al conduttore per sondare gli umori individuali ed il clima del gruppo.

Focalizzazione
è il momento centrale in cui viene trattato l’argomento e in cui viene chiesto il massimo delle energie.  Il conduttore introduce brevemente l’argomento, che può essere anche proposto dai partecipanti, accertandosi che sia compreso e condiviso da tutti.

- Formulazione del quesito principale o del contenuto che suscita interesse.
- Identificazione delle prese di posizione iniziali dei partecipanti.
- Individuazione di idee o concetti che si ritengono fondamentali per lo sviluppo e la comprensione dell’argomento.
- Sviluppo.
- Conclusione.

Sedimentazione
è una fase necessaria affinché quanto fatto venga interiorizzato anche attraverso la ripetizione dei processi della discussione e riassunti dei contenuti emersi o delle decisioni prese – deve essere fatta con il coinvolgimento del gruppo attraverso domande come “vi ricordate cosa a detto J. A tal proposito? Qual è stata la conclusione del gruppo?” ecc.

Conclusione - prevede due fasi: la chiusura e il congedo.
La chiusura in genere viene fatta con un gioco breve.
Il congedo prevede il riportare il gruppo ad una dimensione esterna al gruppo stesso, la dimensione quotidiana, rappresenta una sorta di uscita (si lascia anche fisicamente il setting).

Tecniche

- Giochi psicologici
- Tecnica del brainstorming
- Tecniche psicodrammatiche

Materiali

- Quaderno per la registrazione dei contenuti
- Valigetta dei materiali prodotti
- Fogli grandi
- Pennarelli e altro materiale di cancelleria
- Fotocamera e telecamera
- Lavagna con fogli
- Computer

La conduzione

Il ruolo di conduttore all’interno del gruppo è un ruolo di attivazione delle risorse personali e di facilitazione nell’esposizione, di modulazione degli interventi e di aiuto nella focalizzazione/fissazione e registrazione dei contenuti impliciti o espliciti che emergono. Il compito è anche quello di accompagnare e moderare la discussione:
Modalità di conduzione:

- intervenire il meno possibile nella discussione;
- recupero esperienza preliminare;
- avvio situazione di discussione;
- Stimolazione attraverso domande maieutiche;
- Stimolazione attraverso informazioni;
- moderazione della discussione;
- conclusione della discussione;
- registrazione della discussione.